PIANO SOCIO SANITARIO REGIONALE, GALLERA (FI): LE SFIDE DIVENTINO OPPORTUNITA’

il Piano interviene proprio per potenziare e strutturare la presa in carico cittadini affetti da cronicità e sulle conseguenti azioni di prevenzione e appropriatezza delle cure, mettendo in campo misure, risorse e strategie per un ulteriore rafforzamento della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare

di Giulio Gallera

Il Consiglio regionale, attraverso la Commissione sanità – della quale sono componente – e le altre Commissioni competenti, ha iniziato ad analizzare e ad approfondire il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale.

Un documento importante, che arriva in un momento di grande difficoltà del servizio sanitario nazionale soprattutto in termini di carenza di figure professionali quali medici e infermieri, determinata da gravi errori di programmazione commessi dai Governi nazionali che si sono succeduti fra il 2012 e il 2018. Tutto questo si riflette sul numero delle prestazioni sanitarie e sulla conseguente dilatazione dei tempi d’attesa per i cittadini.

Il nuovo Piano analizza nel dettaglio questa situazione e delinea una serie di risposte alle varie criticità.

Si riparte dai principi che avevano caratterizzato la riforma sanitaria del 2015. Una riforma che mi sono impegnato ad attuare negli anni successivi, nell’ambito del mio turno di guardia come assessore al Welfare: il passaggio dal concetto di “cura del paziente” a quello di “prendersi cura della persona”, con un’attenzione particolare alle fragilità e ai pazienti cronici – a beneficio dei quali avevamo azzerato le liste d’attesa – fino alla modernizzazione di un sistema sanitario d’eccellenza, al quale serviva e serve tuttora una rinnovata forza propulsiva determinata dai mutati “bisogni” di salute dei cittadini.

In questo contesto, il Piano interviene proprio per potenziare e strutturare la presa in carico cittadini affetti da cronicità e sulle conseguenti azioni di prevenzione e appropriatezza delle cure, mettendo in campo misure, risorse e strategie per un ulteriore rafforzamento della medicina territoriale e dell’assistenza domiciliare.

Le risorse previste dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) rappresentano un valido sostegno, in particolare per la realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, e per l’assistenza domiciliare integrata.

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